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Introduzione
Il Natale è forse la festività religiosa e culturale più importante dell’anno essendo questa commemorata da più di 160 nazioni nel mondo. Il grande sottogenere dei film di Natale è sempre esistito già a partire dalla fine dell’800, periodo convenzionalmente riconosciuto come l’inizio della storia del cinema ed è solitamente collocato all’interno dei film Commedia ma anche nei film di tipo Drammatico.
Si tratta di film tendenzialmente non drammatici ambientati nel periodo natalizio tra addobbi, luci, regali e riunioni familiari con una generale atmosfera di positività e bontà d’animo perché si sa “a Natale siamo tutti più buoni”.
Tra la metà degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 il sottogenere dei film di Natale ebbe il suo periodo di massimo splendore con l’uscita di film che nel tempo diventarono dei veri e propri cult intramontabili. Tra i tantissimi film appartenenti a questo sottogenere, di seguito verranno presentate 3 commedie a tema natalizio.
Film consigliati
Mamma ho perso l’aereo
Il primo film di Natale, di cui è assolutamente consigliata la visione, è senza dubbio “Mamma ho perso l’aereo” (“Home Alone” il titolo originale) con protagonista principale Macaulay Culkin nel ruolo di Kevin, il piccolo di casa McCallister, mal sopportato, deriso e maltrattato da tutti, soprattutto dal fratello maggiore Buzz, il quale prende di mira il fratellino con scherzi crudeli.
I co – protagonisti del film sono una stramba coppia di ladri scassinatori di case, Harry e Marv, interpretati rispettivamente dal grande Joe Pesci e da Daniel Stern.
Alla vigilia della partenza per Parigi i McCallister passano la serata tutti insieme con il solito canovaccio; il piccolo di casa maltrattato dal fratello Buzz e dai cuginetti. Kevin, esasperato, arriva a desiderare di “far sparire la sua famiglia”. Detto fatto. La sua famiglia parte per Parigi dimenticandosi di lui. È un cult la scena della madre del bambino in aereo che, spaventata, si accorge dell’assenza di Kevin.
All’inizio questo incidente per il piccolo Kevin è una manna dal cielo. Infatti, approfittando dell’assenza dei familiari, si sfoga, facendo tutto ciò che gli era sempre stato proibito come saltare sul letto dei genitori, mangiare cibo spazzatura e guardare film di gangster. Sotto la clip.
Le cose iniziano a degenerare quando Kevin scopre che il quartiere nel quale abita è preso di mira da Harry e Marv i quali sono intenzionati a scassinare tutte le case. Questi però non hanno fatto i conti con Kevin che con una serie di stratagemmi li mette in fuga. Tuttavia, ben presto i due malviventi capiscono che in casa c’è solo Kevin e decidono la Vigilia di Natale di tentare il colpo. Sarà necessario tutto l’impegno del ragazzo per dare loro una bella lezione.
The family man
Film del 2000 con la coppia Nicolas Cage e Téa Leoni. Allo scapolo Jack Campbell viene offerta “un’occhiatina”, ossia la possibilità di vivere, “per tutto il tempo necessario”, la vita che avrebbe potuto avere se avesse preso una decisione diversa 13 anni prima. Il film, infatti, si apre con una scena strappalacrime in cui Jack e Kate Reynolds, la sua fidanzata, si salutano in aeroporto. Quest’ultima prega il fidanzato di non partire, preoccupata del fatto che quella separazione potesse significare la fine del loro amore. Jack la rassicura e parte. Passano 13 anni, ma, nei fatti, quello in aeroporto è stato l’ultimo saluto. Dopo questi anni, i due erano più lontani che mai, due perfetti estranei che si erano reciprocamente dimenticati, o quasi…
Ancora coi titoli di testa, sulle note di Giuseppe Verdi con il “Rigoletto” (“La donna è mobile”) e sulla sontuosa voce di Luciano Pavarotti, il protagonista inizia, cantando e di ottimo umore nel lusso più sfrenato del suo attico, una giornata tipo. Sotto il video della scena cult.
È la Vigilia di Natale e Jack si reca in ufficio per curare gli ultimi dettagli di una fusione da 130 miliardi di dollari. A fine giornata, prima di tornare a casa, fa tappa al minimarket per acquistare del latte quando si imbatte in un uomo che cerca di riscuotere, invano, un biglietto della lotteria.
Gli animi si riscaldano e Jack interviene per placare la situazione.
Dopo quell’incontro, tutt’altro che normale, Jack torna a casa a dormire e la mattina seguente si ritrova in un’altra casa, un altro letto svegliato di soprassalto da una bambina urlante accanto a Kate Reynolds.
Era iniziata “l’occhiatina”. Jack, sotto shock, inizialmente si sente intrappolato in una vita non sua. L’essere costretto a cambiare maleodoranti pannolini, ad indossare “roba al di sotto della media” ed avere come “apice della settimana” una semplice ciambella piuttosto che un abito da più di 2000 dollari lo rende inizialmente molto insofferente.
Col tempo però si rende conto di quanto sia fortunato ad avere accanto a sé Kate ed i bambini ed inizia così ad apprezzare i risvolti positivi derivanti da quella vita, così diversa da quella vissuta prima di questa occhiatina, ma più concreta e piena.
L’aver capito questo comporta il risvegliarsi nuovamente nel letto del suo lussuoso attico, solo, il giorno di Natale. L’occhiatina si era conclusa, era tornato alla sua vita.
Mi fermo qui con la narrazione e sottolineo quanto la profondità della trama coniugata alle numerose scene ironiche e divertenti all’interno di un contesto natalizio renda questo film godibilissimo da vedere magari insieme alla famiglia e pertanto è assolutamente consigliato.
Babbo bastardo
Film del 2003 con Billy Bob Thornton. Se i due precedenti film consigliati in precedenza sono rivolti alla famiglia lo stesso non può dirsi di “Bad Santa” (questo il titolo originale) non possedendo le tipiche caratteristiche di un film natalizio. Si tratta di una pellicola unica nel suo genere, dissacrante per certi versi nei confronti del Natale. Il monologo iniziale del protagonista accompagnato dalla Nocturne di Chopin è divenuto un vero e proprio cult.
Willie, il protagonista della pellicola, è un ladro, scassinatore di casseforti, specializzato nel derubare grossi centri commerciali il giorno di Natale.
Insieme al socio Marcus elaborano un piano incredibile per svaligiare i ricchissimi incassi del periodo festivo senza che nessuno si accorga di nulla. I due si fanno assumere dal centro commerciale rispettivamente nelle vesti di Babbo Natale e del fedele elfo; Marcus è affetto da nanismo e quindi entra nel personaggio in maniera sorprendente. Lo stesso non si può dire di Willie, laido ed ubriaco, sgarbato con tutti persino con gli innocenti bambini impazienti di stare sulle sue ginocchia per chiedere il loro regalo di Natale.
Però, alla fine, nel tentativo di redimersi dai numerosi errori della sua vita Willie, da vero Babbo Natale, farà almeno un regalo al “moccioso” che tanto lo amava credendolo il vero Santa Claus…
Concludo qui l’articolo augurando buone feste a tutti i lettori!
Fonti: movieplayer.it
Ciao a tutti, sono di Catania, ho studiato Economia Aziendale e Direzione Aziendale presso l’Università degli Studi di Catania. Ho creato questo blog perchè fin da piccolo la passione per il cinema è sempre stata molto forte. In particolare adoro i film hollywodiani anni ’90, decade che ritengo essere d’oro per il cinema a stelle e strisce e non solo. Non sorprendetevi quindi se, leggendo qualche articolo, notate che molti film consigliati sono di quella decade 😂
A questo punto non mi resta che augurarvi buona navigazione in Guardaquesto!